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Questi sono i finali di alcuni libri famosi. Li
riconosci? |
Test n. 1
1)...prese il ritratto di sua moglie. Ti porto con me, gli disse, è meglio che tu venga con me. Lo mise a testa in su, perché respirasse bene. Poi si dette uno sguardo intorno e consultò l’orologio. Era meglio affrettarsi, il Lisboa sarebbe uscito tra poco e non c’era tempo da perdere.
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2)E quanto poco rimane di ogni individuo nel tempo inutile come la neve scivolosa, di quanto poco rimane traccia, e di quel poco tanto si tace, e di quello che non si tace si ricorda dopo soltanto una parte minima, e per poco tempo: mentre viaggiamo verso il nostro sfumare lentamente per transitare soltanto alla schiena o al rovescio di quel tempo, dove non si può continuare a pensare se non si può continuare a prendere commiato. Addio risate e addio oltraggi. Non vi vedrò più, né voi mi vedrete. E addio ardore, addio ricordi.
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3)... Piccola anima smarrita e soave, compagna e ospite del corpo, ora t’appresti a scendere in luoghi incolori, ardui e spogli, ove non avrai più gli svaghi consueti. Un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai più. Cerchiamo d’entrare nella morte a occhi aperti.
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4) E’ una persona, disse, si ricordi questo, giovanotto, prima di tutto è una persona. E poi continuò: - Cerchi di essere delicato con lei, abbia molto tatto, Wanda è una creatura fragile come il cristallo, una parola storta e le vengono crisi di pianto.
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5)venne buttato in un angolo del cortile che l’immondezzaio visitava ogni giorno. Durante il volo giù dalla finestra la sua forma si ricompose un istante: si sarebbe potuto vedere danzare nell’aria un quadrupede dai lunghi baffi, e l’anteriore destro alzato sembrava imprecare. Poi tutto trovò pace in un mucchietto di polvere livida.
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6) Mi sa che ce l’hai fatta, ha detto. Dà un po’ un’occhiata, che te ne pare? Ma io ho continuato a tenere gli occhi chiusi. Volevo tenerli chiusi ancora un po’. Mi pareva una cosa che dovevo fare. Allora? ha chiesto. La stai guardando? Tenevo gli occhi ancora chiusi. Ero a casa mia. Lo sapevo. Ma avevo come la sensazione di non stare dentro a niente. E’ proprio fantastica, ho detto.
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7) Ma a lei perché interessano le storie altrui? Anche lei deve essere incapace a riempire i vuoti fra le cose. Non le sono sufficienti i suoi propri sogni?
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8) ..Qual è stato per lei l’influsso più significativo degli anni della scuola, suor Helena? Un libro, un’idea politica, una persona? O è stato il calvinismo?
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9)- Ah non cominciamo adesso col Barbison! disse mio padre. Quante volte l’ho sentita contare questa storia! |
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