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La nascita della psicoanalisi
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Capitolo primo - Il primo Freud Nel 1886 Freud, neurologo,
apre uno studio per malattie nervose. La scienza dell'epoca non guardava con molto favore a questo tipo di malati. La maggior parte delle volte erano accusati di essere dei simulatori; oppure, specie nel caso dei pazienti ricchi, si metteva in atto una sequenza di tecniche terapeutiche che non avevano esiti molto brillanti. Posto di fronte a questa situazione, Freud dapprima ricorre all'armamentario dell'epoca: riposo, tranquillità, docce, terapie ingrassanti, bagni termali e, come ultimo tentativo, l'elettroterapia. Il termine non inganni, non si tratta dell'elettroshock scoperto molto più tardi, ma di una stimolazione elettrica locale della pelle e dei muscoli, a bassissimo voltaggio. Ben presto Freud deve arrendersi
all'evidenza che questi metodi o non hanno alcun effetto o, se ne hanno
qualcuno, esso è dovuto ad un effetto suggestivo esercitato dal medico. Per prima cosa Kraepelin costruisce delle sindromi
precise collegando i sintomi tra di loro, inoltre differenzia i quadri clinici l'uno dall'altro. Qualche tempo prima di aprire il suo studio Freud, tramite una borsa di studio, ha trascorso circa quattro mesi a Parigi nella famosa clinica per malattie nervose Salpetrière, guidata da Charcot, l'illustre erede della psichiatria dinamica francese del '700 e '800. Per capire Charcot dobbiamo risalire a Mesmer, l'inventore del magnetismo animale. A questo punto Puységur rifiuta la teoria
del fluido e comincia a parlare di suggestione. Nel secondo '800 Liébault, un medico
di campagna, cura gratis mediante la suggestione. Erano relativamente frequenti all'epoca gli incidenti ferroviari, in seguito ai
quali si verificavano delle paralisi, ossia delle lesioni organiche del sistema
nervoso. Charcot dimostra che le paralisi isteriche
post-traumatiche sono dovute ad uno shock psichico. In sintesi come spiega Charcot l'isteria? La concezione di Charcot è molto avanzata per i tempi, Freud tuttavia la corregge riducendo progressivamente il ruolo dell'ereditarietà, e parlando esclusivamente di trauma psichico, che poi specifica essere di natura sessuale. Qualcun altro intanto a Vienna ha fatto esperimenti con l'ipnotismo: Joseph Breuer, uno stimato medico e vecchio amico di Freud, che nel 1882 gli aveva parlato di un interessante caso di isteria. Il caso di Anna O. Breuer convince la paziente a narrargli il
contenuto delle sue allucinazioni. Da allora ogni volta che la paziente riesce a risalire in questo modo all'evento che
ha scatenato il sintomo, esce dal torpore e il sintomo si risolve. Breuer interrompe bruscamente la cura, e parte da Vienna il giorno dopo per una seconda luna di miele con la moglie. Durante il suo soggiorno a Parigi, Freud
racconta il caso a Charcot che non si mostra interessato. Freud e Breuer arrivano alla conclusione
che l'isterico soffre di reminiscenze, ossia di ricordi dolorosi e
spiacevoli di natura traumatica. Poiché i ricordi inconsci non possono
essere espressi, l'affetto che vi è connesso viene convertito nel
sintomo dell'isteria attraverso un'operazione simbolica e un'innervazione
somatica. Ben presto Breuer e Freud cominciano ad
essere in disaccordo su alcuni punti. Si arriva così al concetto di difesa. Freud dunque arriva all'ipotesi di un conflitto tra forze opposte (v. il futuro punto di vista dinamico): da un lato i ricordi
traumatici di natura sessuale, e dall'altro l'Io o il resto della personalità,
che per motivi morali o altro sente questi ricordi e sentimenti come estranei
e ripugnanti. L'accostamento delle due nozioni di sessualità e difesa costituisce la base per l'elaborazione di una psicopatologia
generale (1894). In questo ciclo vi sono varie possibilità
d'intoppo. Le varie nevrosi sono l'esito di una specifica modalità di difesa (v. schema
seguente). Un altro intoppo può avvenire prima della soglia
e impedendo all'eccitamento sessuale di diventare desiderio psichico (v.teoria
delle nevrosi attuali oggi abbandonata).
SCHEMA DELLE NEVROSI: 1- NEVROSI ATTUALI o disturbi somatici della funzione sessuale, da reperire in non idonee pratiche sessuali: a) nevrastenia in cui il mancato accumulo di sessualità somatica, per masturbazione frequente, porta a carenza di libido psichica b) nevrosi d'angoscia in cui l'eccessivo accumulo di sessualità somatica, per coito interrotto o simili, non permette una scarica adeguata; da ciò deriva un ingorgo libidico che impedisce l'elaborazione psichica della tensione sessuale. L'angoscia appare per trasformazione dell'eccitamento sessuale somatico. 2-PSICONEVROSI o disturbi psichici della sessualità (da reperire nel passato del paziente) = difesa.
Riguardo poi alla natura più specifica dei
ricordi traumatici sessuali, Freud dal 1893 al 1897 propone la famosa teoria
della seduzione: i ricordi rimossi quasi sempre rivelano seduzione o
molestie sessuali da parte di un genitore o di un adulto. Nel frattempo Freud ha quasi rinunciato all'ipnosi e opera attraverso la suggestione e la pressione delle mani sulla fronte. La tecnica di Freud merita una
piccola digressione. Freud diviene sempre più consapevole del ruolo suggestivo esercitato dal medico riguardo alla produzione dei ricordi e delle associazioni nei pazienti, e comincia a nutrire seri dubbi sull'ipotesi della seduzione. Anche perché era veramente difficile credere ad una tale diffusione delle perversioni verso i bambini. Freud scrive all'amico Fliess di non
credere più ai suoi nevrotici. Tuttavia lo scossone finale alla teoria
della seduzione viene a Freud dall' autoanalisi che egli porta avanti
insieme al lavoro sui pazienti. L'abbandono della teoria della seduzione,
con il passaggio dalla realtà alla fantasia nei racconti dei nevrotici, permette
a Freud di formulare il concetto di sessualità infantile e di complesso di
Edipo (ma di questo parleremo meglio quando affronteremo i Tre Saggi).
Riepilogo - problema di partenza = spiegare l'origine dell'isteria: 1) causa ideogena (Charcot) = un'idea traumatica mantenuta in uno stato alterato di coscienza produce i sintomi isterici; 2) dopo il 1890 = Freud precisa che le idee traumatiche si riferiscono ad eventi sessuali; 3) concetto di difesa: il paziente rifiuta le idee sessuali, e questo rifiuto le rende patogene; 4) i ricordi sessuali risalgono all'infanzia (seduzione che opera in due fasi); 5) l'abbandono della teoria della seduzione lo porta a valorizzare il ruolo dei desideri e delle fantasie sessuali (create dallo stesso soggetto e non subite passivamente com'era per il trauma). - Gli ultimi due punti confluiranno nella futura teoria della libido.
Le due teorie Dopo il piano clinico (studio delle
motivazioni, intenzioni) che si riferisce alla ricostruzione della storia della
nevrosi del paziente, Freud si pone un altro tipo di problema, ossia quello di
spiegare il meccanismo che all'interno del paziente produce il comportamento
nevrotico. Si tratta sia del cervello che della mente. Come arriva a questo punto? Già in Charcot c'erano i due piani: la lesione funzionale del sistema nervoso, e la patologia della rappresentazione traumatica, come spiegazione del meccanismo dei sintomi. In riferimento a ciò Freud propone la sua formula fisiopatologica generale, secondo la quale la nevrosi è prodotta non da lesioni anatomiche ma da una disfunzione fisiologica interessante la distribuzione dell'energia nel sistema nervoso. Quindi dal punto di vista di quella che lui considerava la spiegazione scientifica della nevrosi, Freud correla la patologia della rappresentazione con la patologia del sistema nervoso, ossia si propone di costruire una teoria neurofisiologica dei fenomeni psichici. Ciò è in linea con le correnti
scientifiche e filosofiche dominanti nella seconda metà dell'800. E' esattamente quello che fa Freud nel Progetto (1895) che è il primo testo di metapsicologia. T.S.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE SIGMUND FREUD, Introduzione alla psicoanalisi, Boringhieri " " Caso clinico del piccolo Hans, Boringhieri (il primo caso di psicoterapia infantile). ELLENBERGER, La scoperta dell'inconscio, Boringhieri MARTHE ROBERT,La rivoluzione psicoanalitica, Boringhieri E.ZETZEL e W.W.MEISSNER, Psichiatria psicoanalitica, Boringhieri CHARLES BRENNER, Breve corso di psicoanalisi, Martinelli.
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