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La nascita della psicoanalisi 


Capitolo quarto - la metapsicologia

 

 

Testi metapsicologici: Il Progetto (1895), L'Interpretazione dei sogni (1899), Pulsioni e loro destini, La Rimozione, L'inconscio, Supplemento metapsicologico alla teoria del sogno, Lutto e melanconia (questi ultimi tutti del 1915).

Possiamo distinguere due teorie in psicoanalisi: una teoria clinica ossia lo studio delle motivazioni del soggetto, da reperire nella storia dei suoi rapporti oggettuali; e la metapsicologia, o studio delle cause ultime, da reperire nell'ambito del funzionamento di un apparato psichico.

La metapsicologia intende spiegare il comportamento, ossia i fatti psicologici, in base a tre punti di vista: quello topico (distinzione tra i sistemi inconscio, preconscio e conscio); dinamico (riguardanti le forze in conflitto); economico (relativo alll'energia e alle sue trasformazioni).
Gli psicologi dell'Io, soprattutto Hartmann e Rapaport, codificheranno altri due punti di vista: genetico (storico- evolutivo), e adattivo.

 

Coordinate generali della teoria clinica
Sotto questo aspetto la psicoanalisi è anzitutto teoria dell'inconscio, e terapia delle manifestazioni patologiche della rimozione (qui intesa come nome generale del misconoscimento di sé, fondamento dei vari meccanismi di difesa).

In quanto attività terapeutica la psicoanalisi colloca il soggetto in prospettiva storica, ponendo l'organizzazione psichica attuale in connessione epigenetica con la sua storia (infantile in particolare). Ad esempio le nozioni di fissazione-regressione, liberate dal contesto economico-biologico, si possono  intendere in senso psicologico come irrigidimento di particolari schemi d'interazione.

La teoria clinica ha per obiettivo centrale l'origine dell'organizzazione psicologica, per interazione tra organismo/cultura, come momento fondante della storia del soggetto (di cui l'analista dà una rilettura in un nuovo linguaggio e prospettiva).

 

Struttura logica della metapsicologia
Per Freud la spiegazione clinica del caso è fondata su una teoria di livello logico superiore, la metapsicologia, che spiega i meccanismi che hanno prodotto le caratteristiche del caso.
La spiegazione metapsicologica elabora un complesso di modelli concettuali più o meno distanti dall'esperienza, come la finzione di un apparato psichico diviso in istanze, la teoria delle pulsioni, il processo della rimozione ecc., facendo riferimento ai tre noti punti di vista.
Apparentemente coordinati, i tre punti di vista si basano su postulati metafisico-ontologici, ossia su una visione fisicalista-meccanicista del mondo, dell'uomo, e della procedura di spiegazione scientifica.
Vero fulcro di questa ossatura filosofica è il punto di vista economico .

 

Critiche alla metapsicologia dagli anni '60 in poi
Dagli anni '60, dopo la psicologia dell'Io, inizia la grande crisi interna, con gli attacchi alla nozione di energia psichica ecc.
I vari autori riconoscono l'esistenza delle due teorie all'interno del corpus psicoanalitico. Per alcuni l'unica valida, da sviluppare ulteriormente, è la teoria clinica; per altri non ha senso sviluppare una teoria clinica che non abbia fondamento su ipotesi riguardanti l'attività e l'organizzazione del sistema nervoso centrale.

In sostanza tutti sono d'accordo solo sulla necessità di riformulare la struttura teorica della psicoanalisi, ma non c'è accordo sui metodi, i due estremi essendo costituiti dal metodo ermeneutico-comprensivo (il cosiddetto metodo delle scienze dell'uomo), e del metodo naturalistico (metodo delle scienze della natura).

Secondo alcuni autori, per superare l'impasse, bisogna liberarsi della falsa idea che si possa fare scienza solo fondandosi su cause fisiche.
Si può invece tentare di fare scienza, riguardo alla soggettività, ricercando le cause storiche del soggetto in interazione.

 

Il concetto metapsicologico di pulsione
La pulsione, concetto costruito per analogia col concetto fisiologico di stimolo, sarebbe il rappresentante psichico degli stimoli endosomatici (costituenti i bisogni fondamentali) che pervengono alla psiche. Questi stimoli interni si differenziano da quelli esterni specifici.
In varie parti del corpo e in corrispondenza con varie funzioni dell'organismo (fame, sete, respirazione, sessualità), si producono tensioni sotto forma di stimoli meccanici e/o chimici, che raggiungono il sistema nervoso e quindi l'apparato psichico, dove diventano energia delle rappresentazioni: l'oggetto del bisogno viene rappresentato psichicamente da un'idea, e questa viene investita da quest'energia pulsionale.
Si tratta quindi di una spinta biologica che impone un lavoro psichico. Le pulsioni sono la fonte di tutta l'energia dell'apparato psichico.

Questa nozione fisicalista si è riversata sulle concezioni cliniche, in particolare sulla teoria della sessualità, trasformata così in teoria della libido come energia  che investe le rappresentazioni (desideri sessuali), la cui attività resta così strettamente condizionata dalla produzione di energia nella fonte somatica.
La sessualità è stata così biologizzata.
Tuttavia nella nozione di rappresentanza psichica, c'è un germe di superamento di questa logica. Si può attribuire così al piano psichico nel suo complesso questa funzione di rappresentanza delle esigenze biologiche, una funzione di mediazione tra il piano biologico e il piano delle esperienze intersoggettive e sociali.

Nella dialettica tra biologia e cultura si costituisce il soggetto psichico.

 

I concetti di inconscio e rimozione
Scopo della rimozione è il controllo dei desideri libidici conflittuali. Il meccanismo della rimozione consiste nella separazione dell'energia (libido) dalla rappresentazione di desiderio, rendendo così innocuo il desiderio.
Oggetto della rimozione sono i desideri sessuali infantili (rimozione originaria delle componenti pregenitali della libido che costituisce l'inconscio. In un senso più stretto e sistematico si può reinterpretare la rimozione originaria collegandola al sorgere della coscienza di sé narcisistica) e il materiale successivo non direttamente sessuale né infantile, che tuttavia è entrato in relazione associativa col rimosso originario e ne condivide il carattere conflittuale.

T.S.      

 

 

bibliografia

Sigmund Freud, Opere complete, Boringhieri.

 

 


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