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Spunti di psicoanalisi infantile
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OSTACOLI ALL'EMPATIA CON I BAMBINI
Secondo Christine Olden è più difficile per un adulto avere un buon contatto con i bambini, che con gli altri adulti. Come ci si può porre infatti di fronte ad un esserino che concepisce il mondo come un armadio per i suoi bisogni, che vede tutto in termini di bianco/nero, che vive tutte le sue esperienze con un'intensa soggettività, e che per comprendere quanto lo circonda non si affida all'intelligenza, ma alle sue fantasie riguardanti la nascita e il sesso? La grande differenza nella struttura
dell'Io e nel funzionamento del principio di realtà ostacola la comprensione
tra grandi e piccoli. Ci sono adulti cui piace stare con i
bambini e che tuttavia non hanno la capacità di un'empatia matura. Sono quegli
adulti cui piace giocare con ibambini, fargli dei regali, eccitarli con smorfie
e giochi un po' sadici. La presenza dei bambini sembra farli
regredire al livello infantile, in cui si sentono bambino con bambino, agendo
la propria irrisolta sessualità infantile. Un altro tipo di amore per i bambini
consiste nel mettersi dalla parte del bambino, felici se il bambino è
felice, disperati se è infelice. Questo secondo tipo di persone costituisce
già un passo avanti rispetto ai teneri aggressivi, ma la loro capacità
di entrare in empatia con un certo bambino dipende da quanto possono rivedere in
lui i propri bisogni narcisistici da appagare. Ma quali sono i meccanismi e le barriere che bloccano l'empatia? Una prima risposta è certamente l'aggressività. Dobbiamo però chiederci perché i bambini
sono il bersaglio per eccellenza delle pulsioni aggressive degli adulti. Ma il bambino minaccia l'adulto anche facendogli rivivere indirettamente le angosce infantili derivanti dal rapporto di dipendenza dai genitori, dipendenza che induceva su padre e madre una proiezione massiccia di onnipotenza persecutoria. Per concludere, l'abilità di entrare in empatia con i bambini sembra dipendere da due fattori: 1- l'aver parzialmente conservato dei
tratti infantili, ad esempio una certa quantità di passività (che renderà
possibile la pazienza), o deboli fissazioni anali (che faciliteranno
l'accettazione dei processi primari). 2- l'aver raggiunto un certo
grado di riconciliazione con la propria infanzia, sia stata essa buona o
cattiva. T.S. riferimenti bibliografici Christine Olden, On Adult Empathy with Children, The Psycoanalytical Study of the Child, vol. 8, 1953
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