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Il pane

Assisi e la torta al testo

Crostata al prosciutto

 

 

Il pane

Di solito usiamo il pane per accompagnare le pietanze. Questa ricetta però lo propone in una versione arricchita da olive o frutta secca. In tal modo può diventare anche un alimento a sé o un gradevole spuntino.

INGREDIENTI:
gr 500-800 di farina, una bustina di lievito di birra disidratato a lenta lievitazione, un coccetto di latte intiepidito, 1 cucchiaio di miele, due pizzichi di sale.
Volendo: semi di sesamo, olive verdi, nocciole, noci,ecc.

 

PROCEDIMENTO:
scaldare un coccetto di latte fino a farlo intiepidire, versarvi il contenuto della bustina di lievito, aggiungere 1 cucchiaio di miele, girare un po' e lasciar riposare 15 minuti. (finché il composto non comincia a fare le bollicine)
a parte preparare la farina, aggiungere 2 pizzichi di sale, un giro d'olio e, volendo, pezzetti di olive verdi, o nocciole o noci .
quando il latte col lievito è pronto, mescolarlo alla farina e impastare bene.
Preparare un panetto, infarinarlo, fargli sopra un taglio a croce e metterlo in un luogo tiepido a lievitare.
Un'oretta prima della cottura far uscire l'aria dal panetto e porlo nei recipienti o dargli la forma definitiva, facendo concludere la lievitazione. 
Scaldare il forno e poi far cuocere il pane per circa 20 minuti.
È buonissimo!

 

GITA AD ASSISI e piaceri della gola

 

Se volete fare una piccola gita molto suggestiva andate ad Assisi, in Umbria, sul versante nordoccidentale del monte Subasio.
Qui potrete visitare la Basilica di San Francesco


Dopo il terremoto del 1997,  si stanno gradualmente liberando dalle impalcature le parti danneggiate,  restaurate con un paziente lavoro di puzzle.
L'edificio ha caratteri romanico-gotici ed è molto singolare, infatti a  causa della natura scoscesa del terreno è posto su due livelli, a ciascuno dei quali corrisponde una  basilica.
Avrete modo di godere della vista dei famosi affreschi di Giotto: le Storie di San Francesco.
L'attribuzione a Giotto di queste opere è ancora oggetto di dibattito in quanto non ci sono testimonianze risolutive, anche se il Vasari lo cita come autore degli affreschi.
Giotto nasce nei pressi di Firenze nel 1267 ed è una delle figure più significative nella storia della pittura occidentale.
Ricordate la storia  del cerchio perfetto che Giotto avrebbe disegnato, attirando l'attenzione di  Cimabue?
Probabilmente è una leggenda, è però vero che Giotto si  formò nella bottega di Cimabue. In quell'ambiente  si andò  staccando dai modi bizantini, ossia da quelle immagini dei personaggi fisse e ieratiche,  mirando ad una maggiore  espressione dei sentimenti.
Boccaccio fu il primo a parlare della modernità di Giotto. Il passaggio da una rappresentazione essenzialmente astratta ad un'arte fondata sull'osservazione della natura, è molto chiaro proprio nelle Storie di San Francesco dove Giotto compie una lettura storica degli avvenimenti e quindi ambientata nella realtà umana e terrena, anche dal punto di vista paesaggistico.
Inoltre  Giotto, anche se lontano dalla prospettiva rinascimentale, non tratta più lo spazio come un piatto fondale, ma lo sistema in modo da  produrre  la convinzione che abitazioni, montagne, alberi,  non siano casualmente collocati sullo sfondo. 

 Gli affreschi  non si limitano a rappresentare episodi miracolosi e isolati della vita del santo, come si usava nell'XI secolo, ma ne ripercorrono tutta l'esistenza, in parallelo con le vicende di Cristo.

La Basilica superiore è costituita da un'unica navata; nella  semplicissima facciata di tipo romanico umbro spicca il  grande rosone. Il portale è binato, archiacuto.
E' attribuita a Giotto la Volta dei Dottori, che si distacca dalle altre per il cromatismo splendente e la monumentalità delle figure e degli spazi.
Le Storie di San Francesco sono raccontate in ventotto riquadri, divisi in terne, dipinti nel registro inferiore della navata, in diretto richiamo tematico alle Storie dell'Antico e Nuovo Testamento dei due registri superiori.
Particolarmente interessanti l'episodio del dono del mantello ad un cavaliere povero, della rinuncia ai beni paterni, e del presepe di Greccio.
 Per queste storie Giotto  si basò sulla  biografia di San Francesco scritta da San Bonaventura di Bagnoregio in cui   Francesco è rappresentato  semplice nell'aspetto ma risoluto nelle azioni, mosso dall'amore per Dio, da cui deriva l'atteggiamento di carità verso gli uomini e le creature.

La Basilica Inferiore è strutturata come una grande cripta, immersa in una pesante penombra, ed è interamente affrescata.
Sotto l'altare maggiore si trova la tomba del santo.
Anche nella Basilica Inferiore si avvicendarono numerosi artisti, tra cui Simone Martini e Pietro Lorenzetti, anche se è possibile che l'intera decorazione della Basilica Inferiore si sia sviluppata su ispirazione di Giotto.
Le pitture  della Bas.Inf. esprimono  il  pensiero del monaco  Gioacchino da Fiore che suddivide la storia dell'umanità in tre  periodi, corrispondenti alle persone della Trinità.
L'età dello Spirito coincide con il tempo della perfetta carità, cui l'umanità può giungere per  tramite di San Francesco. Tale visione,  condannata dalla Chiesa, trovò largo seguito presso i francescani , in quanto funzionale alla potenza raggiunta dall' ordine.
Nella Bas.Inf. è  presente anche  la cappella della Maddalena, un altro importante ciclo di affreschi, concordemente attribuiti a Giotto, datati tra il 1315 e il 1318.
Le storie della Maddalena sono ispirate alla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine. Riguardano le tematiche del peccato, della conversione e della santità femminile.

Dopo aver soddisfatto lo spirito potremo passare ad un altro tipo di  gratificazione rivolgendoci ad un piatto tipico della cucina umbra : la torta al testo.

Il testo è l'attrezzo utilizzato per la cottura, può essere in ghisa o in pietra e credo si possa trovare nei negozietti per i turisti delle cittadine umbre. Ad ogni modo  può essere utilmente sostituito da una padella in ferro o in materiale antiaderente di una trentina di centimetri di diametro.
La torta assomiglia ad una piadina romagnola, e può essere farcita con ciò che si vuole: prosciutto, salame, formaggi vari, radicchio o rucola.
Vi suggerisco una delle tante versioni della ricetta:

ingredienti per due  torte:

grammi 500 di farina 00
 un po' di sale
 un giro o due di olio d'oliva extravergine
 acqua quanto basta
lievito di birra disidratato

preparazione

intiepidire un po' d'acqua e versarvi il lievito disidratato e un cucchiaio di miele. Mescolare e lasciar riposare per un quarto d'ora/venti minuti finché si siano formati in superficie tanti granellini come in ebollizione.
Mescolare il lievito alla farina setacciata, al sale e all'olio d'oliva aiutandosi  con una forchetta e poi lavorare con le mani, fino ad ottenere un impasto ben amalgamato. Dividere in due parti uguali.
Scaldare il testo sul fuoco o sul gas. Quando versando un pizzico di farina nel recipiente, tosterà senza annerire, vorrà dire che il testo ha raggiunto la giusta temperatura.
Con il matterello stendere  i due panetti in dischi di circa trenta centimetri di diametro e porli sul testo uno per volta; bucherellarli con la forchetta e cuocere per venti minuti circa a fuoco lento, girandoli ogni tanto.
Tagliare le torte al testo in due strati, e farcirle a piacere servendole calde.

Buon appetito!

Crostata al prosciutto

Ingredienti:

pasta brisée (vedi rubrica come si fa...), 200 grammi di prosciutto cotto a dadini, 2 uova sbattute, 1/4 di litro di latte, 3 cucchiai colmi di parmigiano grattugiato.

Procedimento:

mescolare le uova, il latte, il parmigiano e il prosciutto a dadini, stendere 3/4 della pasta in modo da ottenere un disco con cui foderare la tortiera.
Versare il composto e livellarlo.
Con la pasta rimasta preparare le strisce con cui formare la grata sulla superficie della crostata.
Ripiegare verso l'interno il bordo della pasta, per formare un cordoncino.
Spennellare la pasta con un po' di latte, se volete cospargete con un po' di parmigiano grattugiato e pinoli, infornate per 45 minuti a 180°.

 

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